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NOTIZIE  DAL MONDO DEL FIGHTING DI ORIGINE MILITARE PER TE

Se vuoi essere il primo a leggere le notizie più recenti dal mondo del combattimento civile da tecniche di origine militare sei arrivato nel posto giusto. 

Il mio nome è Paolo e sarò la tua guida per ricevere sempre nuove notizie relative a didattiche, sessioni, combattenti ed eventi del mondo del combattimento di origine militare, rivolto all'autodifesa ed al tiro da sopravvivenza.


Perchè un blog sui sistemi di autodifesa civili basati su tecniche militari?

 La premessa di rito è che io non credo si possa insegnare, in termini assoluti, l'autodifesa. E' una necessità innata in qualsiasi forma di vita, chi fuggendo, chi reagendo alla minaccia, chi adattandosi, tutte le forme di vita sono ingenierizzate a modo loro e secondo inclinazione per soddisfare la necessità di adempiere all'istinto della sopravvivenza.


Questo è il motivo principale per il quale, in termini assoluti, ritengo non si possa "insegnare l'autodifesa", così come non insegni a soddisfare la fame, la sete o la necessità di dormire, poichè innati nell'uomo, per analogo motivo non insegni a difenderti.


Eh ma allora....


Certamente, in parziale contraddizione con quello che ho scritto sopra mi è utile ricordare che qualsiasi funzione primaria innata nell'essere umano debba essere soddisfatta con un criterio che la preservi dal dimostrarsi anticonservativa. In altri termini ecco che abbiamo le figure del terapeuta del sonno, del nutrizionista, del dietologo e poichè una risposta alla minaccia diretta organizzata è preferibile a quella istintiva, ecco che appare anche la figura dei professionisti della difesa personale. Immagina due regimi alimentari, funzionanti da secoli, da un lato quello statunitense e da un altro la dieta mediterranea, nell'ottica del tuo benessere quale preferiresti scegliere? La risposta pare scontata.


Per lo stesso principio è mia opinione che il modo migliore per imparare a difendersi in maniera pronta e reattiva (rapida ed esplosiva), richiamando dalla memoria muscolare tecniche ripetute ossessivamente sul tatami, sia quello di rivolgersi a chi faccia dell'autoprotezione professione rivolta alla sopravvivenza negli ambienti più ostili uno scenario bellico.


Ovviamente nessuno vi dirà che dovrete andare in giro con un mortaio da 120 mm per sterminare il vostro aggressore 3 km prima che vi raggiunga ma vi prego di credermi, al netto dei soliti detrattori chiacchieroni, che movimenti codificati all'interno di una difesa organizzata, quando sarete preda di qualsiasi forma di ormone durante l'aggressione, sia preferibile al rifugio in una difesa mesencefalica, non allenata, studiata ed organizzata.
Proseguendo nella lettura degli articoli, se vorrete, avremo modo di esplorarne limiti e potenzialità.



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