Come il criminale sceglie la vittima (FOCUS)

29.03.2023

ELEMENTI DEL CRIMINE – Come la criminalità sceglie la vittima.


Nella composizione dell'evento criminale esistono e si distingono sempre almeno tre elementi caratteristici, questo vale per qualsiasi fenomeno ciinale e vale perchè esso si riesca a manifestare completamente traducendosi in azione ostile a noi avversa.

Scoraggiare o disinnescare la presenza di uno di questi elementi, si tradurrà in automantico nel probabile disinnesco della minaccia stessa.

Vediamoli in grafico prima di commentarli insieme.


Il Protocollo D.OC./D.O.A, Desiderio, Opportunità e Abilità (o Capacità)

La prima cosa che balzerà agli occhi è la scala di colori di tipo semaforico, la medesima indica sia l'ordine in cui si sviluppa la volontà criminale nel soggetto, sia la crescente pericolosità una volta

assunti i livelli successivi, quindi partendo dal basso avremo:

- Desiderio: il livello più basso tra gli elementi comuni a qualsiasi crimine, consiste nel pensiero,

occulto o variamente manifesto che l'ottenimento di "qualcosa" gratifichi il criminale mediante la

soddisfazione di una esigenza. (Disinnescare il desiderio si tradurrà nel primo elemento utile a eliminare la minaccia, il criminale di sua iniziativa non intenderà portarla a compimento).

- Opportunità: è data dal contesto in cui l'azione si debba compiere e dal livello di opposizione e/o difesa dato dalla vittima, il criminale compie una valutazione atta a verificare se compiere il crimine risulti vantaggioso in termini di pericolo per lui, nel fare questo terrà preventivamente conto anche della propria CAPACITA'. (Chiudere la finestra di opportunità al criminale gli imporrà un "ricalcolo" del rapporto costo /beneficio, ponendolo a desistere dal compimento dell'azione criminale).

(focus: il livello di opposizione da parte della vittima si manifesta anche attraverso persone terze, elettronica, dispositivi, barriere o infrastrutture protettive nonchè l'uso dello scenario tattico stesso, di questi elementi o parte di essi, il criminale terrà conto).


-Abilità (o capacità): è data dall'attitudine o dalla serialità con le quali il criminale abbia posto in essere azioni analoghe, dalla sua reale abilità intrinseca a compiere il fatto (focus: fisica o psicologica, la capacità, ai fini del perpetrare l'azione, può essere illusoria ed indotta da condizioni psichiche alterate). (Agire a propria tutela mediante l'opposizione al crimine, attuando tecniche di autodifesa e/o trovando protezione oppure obbligando la dinamica criminale ad una soluzione di continuità mediante l'acquisizione di tempo e spazio anche in concorso con l'attuazione di protocolli operativi e tecniche, lo farà desistere dal compiere l'azione criminale)

Come detto, la presenza di questi tre elementi, costituirà la minaccia nel suo possibile compimento (fanno sempre eccezione azioni detatte da raptus violenti o attuati da persone mentalmente "corrotte" o in stato momentaneamente alterato). In ogni altro caso, agire su uno di questi "anelli" della catena criminale, spezzerà la dinamica criminale stessa.


(Articolo estratto e riadattato ad uso civile da PDF: "Linee guida generiche di autoprotezione e definizione rischi per operatori umanitari e addetti al servizio di sicurezza e scorta alle ONG e civili nelle aree di crisi").

(Rev. 1.1 – 29/07/21) Copyrights Mi.Clo.Com Project

Docente: Salerni Gianpaolo - ex ACRT  Guastatori Esercito Italiano - cryptoname Synyster 5-12 Matr. 041710068648 EI


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