Eustress e Distress

06.04.2023

Correlazione e differenze tra i due sistemi di controllo umani.


Sistema simpatico

Proencefalo

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Cognizione

Funzioni razionali

Ragionamento

Memoria visiva, tattile, uditiva,olfattiva, esperienziale, etc etc




Sistema parasimpatico

Mesencefalo e DNA

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Schema motorio basico

Memoria muscolare istintiva

Istinto di sopravvivenza

Automatismo primordiale

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Se siete stati attenti a lezione abbiamo parlato anche di un paio di situazioni, riferendole agli stati di alterazione, una che legittima l'aggressore a proseguire la violenza sino a sua completa soddisfazione, l'altra, invece, ci lascia permanere dentro l'azione più del necessario, aumentando l'esposizione al rischio di sconfitta e non considerando, invece, possibilità di fuga che si presentino.


E di chi è la colpa?  Vi propongo un grafico in grado di spiegare cosa accada all'interno del vostro organismo durante un'aggressione, siate voi vittima o aggressore poco conta, perchè gli effetti ricadranno direttamente ed egualmente sulle dinamiche proprie del vostro ruolo ma questo ve lo spiegherò immediatamente dopo.



Nel grafico: autoesposizione agli ormoni neuroendocrini



Supponiamo che tu sia vittima di una aggressione e conseguentemente il tuo stato d'animo non sia dei più lucidi e considera lo stato immediatamente successivo all'aggressione, una volta percepita, sarà la presa di coscienza lucida di trovarsi in una condizione di rischio. 

Nel caso fossi tu a prevalere, il tuo organismo produrrà degli ormoni testoridei come lo stesso testosterone oppure l'estradiolo ed avranno su di te l'effetto di voler proseguire la tua permanenza in conflitto, aumentando il senso di rabbia, rivalsa, sicurezza personale e forza.


Contemporaneamente, aver prevalso, provocherà il rilascio di dopamine il cui effetto rasserenante e gratificante contribuiranno ulteriormente a farti ritornare nella fase di conflitto, nonostante di fatto tu abbia già conseguito la vittoria, ovvero la possibilità di fuggire.


E' ricorrente nelle aggressioni domestiche ripetute che, conclusesi "benino" ogni singola volta, non ti portano a formulare una denuncia, percependoti erroneamente una sopravvissuta vincente.


Supponiamo adesso che tu sia l'aggressore e dopo la fase iniziale tu percepisca la possibilità di confronto e rischio, non volendo la vittima arrendersi, qualora tu prevalessi sulla vittima le stesse scariche ormonali ti impediranno di dileguarti lucidamente facendo perdere le tue tracce, tenderai invece ad accanirti sulla vittima, infierendo, poichè sarai ricondotto ormonalmente ed inconsciamente alla fase iniziale, quella del conflitto.

E' ricorrente nelle risse tra alfa o di branco, spesso messe in piedi su motivazioni pretestuose e la cui finalità è la violenza cieca finalizzata a se stessa, il classico caso in cui si "esagera" e ci scappa quello che viene definito ucciso "a botte".


Limitandoci a vedere la cosa dalla prospettiva della vittima, in qualsiasi dei due casi, (la sottovalutazione od esclusione dell possibilità di fuga presente oppure l'esponenziale aumento della violenza nel'aggressore già vincente), questo sarà un serio problema da attenzionare ed anche qui, l'esercizio e la memoria muscolare potranno rivelarsi se non indispensabili, almeno utili.

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