Il branco le babygang e la minaccia multipla

L'aggressione di "branco" o meno banalmente quella perpetrata da un nunero di persone superiori all'unità ed in grado di apportare minacce multiple, asserve anch'essa alcune rergole della natura. 

E' noto, infatti, come guardando qualsiasi documentario, il predatore composto in team di più unità possa agevolmente aggredire addirittura un branco, figuriamoci il singolo o un numero  uguale di soggetti non disposti all'autodifesa.  

Ma, mentre, in natura questo avviene tra specie diverse e molto raramente tra soggetti della stessa specie ed asserve unicamente alle funzioni del sostentamento alimentare o dell'educazione alla predazione dei cuccioli, nel genere umano si verificano dinamiche diverse, cito a puro titolo esemplificativo e non esaustivo, la predazione sessuale, economica, di vendetta, i raptus momentanei ed istintivi che sorgono nel momento in cui ci si sente, spesso erroneamente, violati nell'esercizio di un nostro diritto, l'esempio più ecclatante è l'atto di violenza manifestato nei confronti degli operatori socio-sanitari o ad un qualsiasi generico incrocio di generica città, laddove due geerici soggetti rinunciano al ritorno a casa per favorire una disputa su torti e ragioni che a volte declina in atti di violenza verso persone e cose. 

Nel caso dell'aggressione di più soggetti rivolta verso un numero minore di "prede" osserviamo nuovamente un argomento già trattato, ovvero la "scelta" della vittima, raramente 3 membri di una cosiddetta babygang deprederanno con la minaccia e la violenza due operatori del reparto mobile della Questura di una qualsiasi città o due individui palesemente "fisicati" poichè la valutazione del rapporto tra le forze in campo non garantirebbe loro un esito favorevole semplice e rapido. 

A tal proposito rivolgeranno la loro attenzione criminale verso soggetti deboli, in natura nelle aggressioni che avvengono nel regno animale possiamo osservare la prima analogia, giovani maschi, femmine, cuccioli e femmine gravide. 

Osservando una qualsiasi logica di branco tra i predatori, avremo il seguente schema:

-la presenza di un elemento Alfa  

- la presenza di uno o più gregari disposti nell'azione   

- l'eventuale presenza di rookies, in rapporto di amicizia con le due categorie citate, occasionalmente presenti e non disposti o parte all'azione criminale oppure occasionalmenete presenti ma partecipi comunque all'utile e consapevoli di quanto avvenga.  

Nel compimento dell'atto predatorio  noteremo, infine, altre analogie con il regno animale che qui provo a sintetizzare spiegandole:  

-  il sacrificio del predatore giovane (inesperto), spesso si verifica durante il processo di fuga e di spartizione del "bottino", in quanto il medesimo rientra inizialmente nella piena disponibilità dell'aggressore Alfa, il capobranco, il quale solo successivamente decide come spartirlo con i gregari, come i bocconi di una preda uccisa che verrà condivisa con i gregari solo dopo aver soddisfatto la propria necessità personale e, come accennato, prima ancora durante la fuga laddove  il branco si disperderà, qualche volta dopo una breve fuga congiunta, salvo poi riunirsi per la spartizione dell'utile conseguito tra una festosa euforia, utile conseguito (bottino) che nel processo di fuga resterà nella disponibilità del predatore Alfa o di un suo fidato. 

- la "scalata sociale", ovvero il desiderio di partecipazione ed affermazione del singolo gregario che ambisce al mantenimento dell'accettazione nel branco (e mantenere la sua percentuale di utile) o in casi più rari, sostituirsi anche occasionalmente al predatore Alfa. Questa dinamica è quella dal risvolto più pericoloso in quanto si manifesta nel corso dell'esercizio della violenza, in cui ogni gregario desideroso di affermarsi apporterà il proprio contributo di minacce e percosse prescindendo da quanto abbia già "dato" qualsiasi alttro membro precedentemente e questo, consapevolmente o meno, porta spesso ad esiti di lesioni multiple ed in casi più gravi, al decesso della  vittima. 

- l'altra  dinamica, questa volta lato vittima, potrà consistere nella funzione sacrificale della preda Alfa per difendere il bene o  la restante parte del branco aggredito, tentando una reazione di "facing" alla minaccia, contrapponendovisi. 

Questa disposizione è pienamente osservabile nel regno del mondo animale tra gli uccelli, laddove il maschio nelle speci meno dotate al combattimento ha piumaggio di colorazione spiccatamente vivace mentre femmine e piccoli hanno piumaggio mimentico, ed in caso di predazione del nido assolve alla funzione sacrificale allontanandosi verso l'aggressore, attirando su di sè la piena attenzione di quest'ultimo.  

Militarmente possiamo osservare dinamiche simili nel mantenimento delle condizioni di fuga  di un protetto o della parte principale di un reparto o squadra mediante il persistere di un fuoco di copertura o soppressione messo in atto da un'aliquota di combattenti che persistono nella killing zone o area diminaccia pesante, con la funzione sacrificale di garantire la fuga agli altri, oppure in idonee unità a tale scopo istruite e attrezzate come le squadre di soccorso ed esfiltrazione come armored car nelle PCM (compagnie private) o QRF (quick reaction force - forze di reazione rapida) spesso unità assiemate alla cavalleria quindi dotate di veicoli  mediamente blindati, a volte anche supportati da mezzi pesanti cingolati  se il raggio di azione è bvreve con il compito di agevolarela fuga o la contrapposizione degli aggrediti.  

A tal proposito pure va detto che spesso pure le piattaforme (armi) in dotazione alle unità di pronta risposta, sono strutturate in modo diverso, garantendo volumi di fuoco maggiori (rateo di fuoco), minor pesantezza a favore di una minore precisione, sacrificando ottiche, bipiede o altri accessori in favore di una maneggevolezza e uso ibrido su teatri operativi diversi, presenza di armi in calibro antimateria ma occorrerebbe un capitolo a parte per esplorare questo contesto che non ha o ha scarni risvolti ed applicazioni in ambito civile , uscirà a breve , invece, un articolo sulla risposta alla minaccia multipla.